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“Les religions vous dispensent d'écouter Dieu.”
― Ananda Devi, Quand la nuit consent à me parler

“Poi, a scuola, mi sono imbattuta in una Eva naufragata, nella sua faccia annegata, non per le lacrime ma per le ombre dell'albero sotto il quale stava seduta. Ho visto la barriera che la circondava da ogni lato. Ho visto lo sguardo degli altri studenti, sfuggente e subdolo. Una solitudine così grande che in nulla differiva dalla morte.
La cosa più terribile è che avevo l'impressione che lei fosse me. Allora ho ceduto. La sua tristezza mi ha inchiodata all'istante. Dalla porta aperta dei suoi fianchi, la vita fuggiva. Non ho potuto fare altro che consolarla, prenderla tra le mie braccia come una madre o un'amante, e farle dimenticare, anche solo per poco, perché tremava.”
― Ananda Devi, Eve out of Her Ruins

“The rejection of difference is what turns people into monsters.”
― Ananda Devi, When the Night Agrees to Speak to Me

“L’ignoranza è la sola nostra protezione.”
― Ananda Devi, Eve out of Her Ruins

“I read in secret, all the time. I read in the toilets. I read in the middle of the night. I read as if books could loosen the noose tightening around my throat. I read to understand that there is somewhere else. A dimension where possibilities shimmer.”
― Ananda Devi, Eve out of Her Ruins

“Gli uomini, però, mi cercano e la vita mi trascina via e io sono così indifferente a me stessa che vado avanti.
Cerco di scoprire dove sta il fondo della vita. Di che colore è. A cosa somiglia il punto di non ritorno che mi dirà finalmente chi sono.”
― Ananda Devi, Eve out of Her Ruins

“– Prometti di raccogliere i miei pezzi, Eva
– Cosa stai dicendo?
– Non lo so
Mi cinge con il braccio
Savita mia adorata, dice, non solo raccoglierò i tuoi pezzi, ma li mangerò, così sarai sempre dentro di me”
― Ananda Devi, Eve out of Her Ruins

“Penso di somigliare a tante cose, organiche, minerali, dalle mute strane, ma non assomiglio a una donna. Solo al riflesso di una donna. Solo all'eco di una donna. Solo all'idea deforme che ci si fa di una donna.
Nelle vetrine, negli specchi, negli sguardi, c'è il mio volto che sfugge in continuazione. Non voglio farmi catturare l'anima. Sarò tutto, fuorché un'anima in cattività. Fuorché un uccello dalle piume recise. Se incrocio il mio stesso sguardo, mi raggelo e mi spavento. Ce l'ho con me stessa per essermi così ostile.
Un giorno, domani, più tardi: niente.”
― Ananda Devi, Eve out of Her Ruins

“Seventeen years old and you think you know everything. Your face is stony and your hands are exhausted.”
― Ananda Devi, Eve out of Her Ruins

“You are not from here, you tell yourself. You repeat that until everything ends.”
― Ananda Devi, Eve out of Her Ruins

“Tähtitaivas valaisee hänet. On kuin hänen kasvonsa olisivat menneet sijoiltaan. Oudot värit, lyöntien värit sumentavat hänen kasvonpiirteitään. Hänen silmiensä kuilu on niin syvä ja niiden kaiku niin metallinen, että minun on vaikea kohdata hänen katsettaan. Se kohoaa talon yli, Port-Louis'n yli, tämän hetken yli. Hänen katseensa on huomisessa, ja huomista ei ole.”
― Ananda Devi, Eve out of Her Ruins

“Imbratto i muri della mia stanza di domande, li insanguino con il succo delle parole. Imparo a tacermi. Imparo a dirmi. Imparo a costruirmi e a sottrarmi.”
― Ananda Devi, Eve out of Her Ruins

“She isn’t wearing much clothing and I can feel all her bones and all the hollows in her flesh. The effect is immediate. I bury my nose in the space between her neck and her shoulder.
Tell me you love me, I say.
She answers: The day I say I love you to a man, I’ll kill myself.
She’s the one with her arms spread out as on a cross, but I’m the one crucified by her words.”
― Ananda Devi, Eve out of Her Ruins